Progetto aiuto per Kissy
Durante uno dei nostri incontri di riflessione del giovedì sera è emerso che FARE DEL BENE FA BENE, non solo a chi lo riceve ma anche a chi lo dona: anche per questa ragione abbiamo deciso di avviare un progetto d’aiuto che è ambizioso, un po’ impegnativo, ma con un po’ di buona volontà da parte di tutti, sicuramente realizzabile.
Ci siamo proposti di aiutare le persone che vivono nelle missioni in Sierra Leone gestite dai Padri Giuseppini del Murialdo (gli stessi del collegio Brandolini), in particolare quella di Kissy dove sono ospitate circa 2000 persone, delle quali 250 amputate agli arti inferiori o superiori.
Tra gli sfortunati che hanno subito queste orrende mutilazioni di braccia e gambe (non a causa delle mine ma per volontà deliberatamente feroce dei ribelli che hanno imperversato durante la guerra degli scorsi anni devastando la seconda nazione più povera al mondo) non ci sono solo adulti, ma anche ragazzi e, orrore nell’orrore, bambini (i più piccoli hanno solo 5-6 anni!).
Questa gente è talmente povera che necessita di vestiario, cibo, medicine, cancelleria per imparare a scrivere e leggere (gli analfabeti sono il 70% della popolazione), macchine da cucire per imparare un mestiere, bastoni e stampelle per camminare.
Ci teniamo a precisare che il nostro intento non è chiedere denaro (se arriva può comunque andare bene per acquistare i macchinari necessari a completare la tipografia) anzi al contrario vi rendiamo un servizio perché per raggiungere il nostro scopo vi aiutiamo a liberavi di tutto ciò che in casa, o al lavoro, è diventato VECCHIO, INUTILE, SUPERFLUO: per la Missione di Kissy è NUOVO, UTILE, NECESSARIO.
Gli indumenti possono anche avere un buchino o essere leggermente scoloriti o un po’ consunti; matite, colori, gomme e quaderni possono essere parzialmente usati: vanno benissimo.
Un motivo in più per indurvi a donare è la certezza che il materiale raccolto sarà da noi personalmente caricato nei containers diretti in Sierra Leone ed al loro arrivo in terra in terra d’Africa un messaggio di posta elettronica da parte di don Maurizio Boa, uno dei religiosi che ivi opera, ci confermerà il risultato positivo dell’operazione.
Desideriamo ringraziare vivamente coloro che già hanno iniziato a darci una mano con concretezza e generosità e sottolineiamo che la raccolta ha carattere permanente, cioè tutti i sabati dell’anno dalle 14.30 alle 17.30 –ad eccezione dei mesi estivi- le porte del Patronato sono aperte per ricevere i vostri doni.
Se siete interessati a conoscere l’iniziativa più approfonditamente, vi aspettiamo in Patronato dove troverete a vostra disposizione materiale informativo dettagliato e, in attesa, potete ivi consultare la bacheca e/o navigare sul sito internet www.mfassociation.org
Passate parola ai vostri amici e conoscenti, fare poco in molti ci permetterà di raggiungere grandi risultati: contiamo su di voi. GRAZIE!
(testo tratto dalla lettera aperta del gruppo giovani del 2002 che lanciava l’iniziativa)
Orari di apertura – Contatti
Coincidono con gli orari di apertura del Patronato di Camino, ovvero ogni sabato non festivo dalle 14.30 alle 17.30, da ottobre a maggio. E’ possibile contattare i referenti tramite l’email del sito internet.
Dove va a finire il materiale?
Il materiale donato al Centro Raccolta pro Sierra Leone viene impacchettato e numerato.
Periodicamente, i pacchi vengono trasportati a Villaverla, in provincia di Vicenza, dove ha sede il centro dove viene stoccato tutto quanto viene raccolto a beneficio delle missioni murialdine nel mondo.
Da qui, i nostri pacchi vengono portati al porto di Genova e caricati in un container, che poi via nave viene portato a Freetown, capitale della Sierra Leone, e quindi a Kissy, il quartiere della città dove opera don Maurizio.
Da Camino a Kissy: il viaggio del materiale
Visualizza (Il file necessita del software Google Earth).
Dove abita don Maurizio?
Visualizza Missione giuseppina in Sierra Leone in una mappa di dimensioni maggiori
Questa è la missione dei Giuseppini del Murialdo a Kissy. Vedi anche qui.
Don Maurizio intervistato da “Le Iene”
Don Maurizio Boa venne intervistato dal programma “Le Iene” di Italia 1 durante la puntata di venerdì 27 marzo 2009, nell’ambito di un servizio sulla “guerra dei diamanti” in Sierra Leone.
Il servizio è visibile a questo link.